UOMINI VECCHI FASCINANTI - Ferrara - Pistoia Trasgressiva

UOMINI VECCHI FASCINANTI - Ferrara - Pistoia Trasgressiva

Avevo circa 22 anni quando ho incontrato Gatto, lo chiamerò così per non dire sua vera identità. Ero appena arrivata in Italia da Moldavia, cercando lavoro stabile e avevo qualche difficoltà con lingua e pregiudizi verso le immigrate est europa. L'ho incontrato una sera d'estate, alle sette del pomeriggio, in parco Massari di Ferrara.
Raccoglievo i miei pensieri su una panchina, la luce era ancora forte e c'era molto silenzio. L'estate a Ferrara è caldissima, c'è una forte umidità e la città si spegne poco poco. Si è avvicinato con scusa e ha chiesto se poteva sedersi su panchina. Sembrava leggermente distratto e triste. Ho risposto di sì e ho capito subito che anche lui era solitario. Allora lui ha sorriso e si è presentato.
Gatto era un uomo molto attento e discreto. Non faceva domande stupide, lasciava parlare e sembrava sempre interessato a quello che dicenvo. Aveva circa 60 anni, non aveva un bell'aspetto, coi pochi capelli bianchi e vestiti sporchi assomigliava a mendicante. Era alto, molto più alto di me, e si capiva che era uno intellettuale. Quello che mi ha fatto sentire attratta erano gli occhi, grigi e molto calmi aperti, che parlavano ancora prima che dicesse che stava pensando. Tutto suo atteggiamento era rilassato, sicuro, senza esagerazioni o parole inutili. Ha parlato un po', senza mai insistere su che stavo facendo, e io non ho chiesto della sua storia. Ognuno di noi è aperto su quello che voleva giusto dire.
Ricordo chiaro che all'inizio non mi sentivo attratta sessualmente da lui, ma sentivo a mio agio, al sicuro. Dopo altri due incontri nello stesso parco, il primo passo l'ha fatto lui. Ha messo un braccio sulla mia spalla e mi ha baciato sulla guancia sinistra.
È così che è rotto il ghiaccio e siamo stati a un altro livello di intimità. Da qui a un bacio dietro l'orecchio sono passati solo cinque minuti. Ero imbarazzata e sono alzata di scatto. Ho sentito una tristezza nei suoi gesti e invece avevo bisogno della sicurezza. Non volevo innamorarmi, non ero a Hollywood, ero seduta su una panchina di una città qualsiasi in Italia.
Lui non ha forzato, mi ha solo invitato sulla sua vecchia macchina parcheggiata un po' lontano.
Il sesso era inevitabile, e per la prima volta ho preso come una scarica, come un'esplosione di tutto ciò che avevo tenuto in me fino a ora. Stavo piangendo, era una specie di cura, L'intimità con Gatto è stata un'esperienza straordinaria. Come dicevo, non era Brad Pitt, ma ero fascinata delle sue idee, della maturità di pensiero, del modo calmo con cui mi accarezzava e mi baciava. Con dolcezza e bravura, mi ha leccato vagina. E' riuscito a fare arrivare orgasmo veloce masturbandomi solo due minuti, ma parlare tra noi era la cosa più bella che mi è mai capitata, così anche suo strano modo di vivere.
Mi portava a posti storici bellissimi, in luoghi di natura selvatici, aveva molte avventure e conosceva un sacco di gente. E mi scopava come una sesso-terapia, con posizioni copiate da Kamasutra o altro, acrobazie sulla sua macchina sgangerata o in ogni angolo di natura nascosta, specialmente quando aveva un po' di soldi e comperava due bottiglie di vino buono.
Gatto ha insegnato me tanti trucchi su sesso e come fare impazzire uomini con pompino lento e delicato, usando risucchio e lingua in modo speciale. E' anche merito suo se non faccio più accompagnatrice prostituta, sono sposata con italiano e vivo in bella casa a Rovigo.
Il mese scorso ho saputo che lui prendeva Viagra e che morto di infarto mentre faceva sesso con giovane ragazza ucraina. Spero che riposa in pace.

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