Una Moglie Adatta a Tutto (parte seconda) - Pistoia Trasgressiva

Una Moglie Adatta a Tutto (parte seconda) - Pistoia Trasgressiva

Premetto che questa è una storia vera che si è protratta negli anni I nomi sono stati cambiati e ho anche “arricchito” alcuni passaggi.

UNA MOGLIE ADATTA A TUTTO (parte seconda)
Arrivammo a casa mia, una volta entrati le tolsi il soprabito, sotto aveva ancora solo le autoreggenti, sandali e il plug anale (la parte esterna del plug era un bel “diamante” di plastica che le adornava il sedere) ben piantato nel culo, “adesso” inizia a dirle “prendi i vibratori che abbiamo comperato e andiamo in camera che faccio un servizio fotografico” lei si leccò le labbra lascivamente, prese gli oggetti e ci avviammo in camera da letto “indossa le scarpe trasparenti da lavoro” le dissi “lavoro da prostituta padrone?”, “certo, brava vedo che stai entrando nella parte, mettiti anche il reggiseno con i fori per i capezzoli razza di scrofa” la maiala agghindata così era meravigliosa “ prendi i vibratori e inizia a leccarli” lei iniziò mentre io le scattavo foto “ adesso togliti il plug e spalmati la crema nell’ano, mettine tanta, sarà più facile inserire il dildo” si sdraiò sul letto, ansimante e a gambe spalancate iniziò ad estrarre il plug, quando l’oggetto le uscì dal culo iniziò a spalmare di crema la zona dell’ano, poi si infilò prima un dito, poi il secondo e quindi il terzo, il tutto documentato dalle mie foto “bene troia, adesso prendi il dildo di dimensioni normali e inizia a infilartelo nel culo” ansimando sempre più forte iniziò l’operazione di inserimento e allo stesso tempo si mordeva le labbra e si tormentava un capezzolo posando per le foto, le piaceva farsi fotografare, quando ebbe il dildo dentro il culo per più di metà lunghezza lo accese ansimando sempre più forte “adesso baldracca girati e mettiti a 4 zampe”, lo fece, era splendida “adesso infilati anche il vibratore grande nella figa” prese il dildo grande che venne letteralmente risucchiato dalla vulva stonfa di umori che le colavano sulle cosce, era una scena da film o meglio come una scena che si può vedere nei locali notturni dove le pornostar fanno i loro spettacoli, la porca ansimava tormentandosi i buchi con i due vibratori, adesso ero io a non farcela più così le tolsi il dildo dal culo e la penetrai nell’ano, la maiala supplicava con il cazzo in culo e il dildo grande nella vagina “sfondamiiiiii riempimi di spermaaaa!” Io l’apostrofavo “prendi puttana sei una vacca con i buchi pieni di cazzi” lei ansimando diceva “siiii sono una vacca e voglio essere montataaaaa” così ebbe un orgasmo devastante e crollò sulla pancia mentre io continuavo a incularla, dopo una giornata così non resistetti molto e le venni nell’intestino, ci sdraiammo sulla schiena e la baciai dolcemente “ sei bellissima” le dissi “ e ti voglio bene” lei mi guardò e mi disse “ anche tu sei bello e ti voglio bene anche io, sono tua” così dicendo mi baciò e dicendomi “con me puoi fare tutto quello che vuoi” ricominciò a succhiarmi il pisello, allora le infilai 3 dita nella figa, lei si staccò dal mio uccello e spalancò le gambe dicendomi “sfondami la figa adesso” spalmai della crema sulla mano e iniziai a infilarle 4 dita nella figa che entrarono agevolmente, la maiala ansimava e supplicava “spingiiii metti un’altra dito, sfondamiiiiii” le misi dentro il quinto dito e dopo un po’ di pressione passarono le nocche e la mano entrò dentro la vagina, la porca cacciò un “AHAAAAGGHH! Sono piena! Sono una vacca! Sfondamiiii!” “Si sei una vacca sfondata!” L’apostrofai “sei una Troia senza freni, puttana, cagna in calore!” Lei ansimando rispondeva “sono una cagna e voglio essere montata, sfondami come la puttana che sono!!!” Mentre la riempivo con una mano con l’altra mano stavo riprendendo con la fotocamera digitale, la porca venne urlando e tremando, quando ebbe finito si lasciò andare sfinita sulla schiena con la mia mano interamente dentro la figa, quando la tolsi tenni il pugno chiuso e uscii piano dalla vulva lei cacciò un urlo “AAHHGGG! Mi sfondi così…” la guardai “sei già sfondata di tuo puttana” ancora ansimante si alzò e si spogliò, era completamente nuda, mi prese per mano e mi disse “vieni con me adesso” mi portò in bagno e si accovacciò a gambe aperte nel box della doccia, guardandomi mi disse “ adesso pisciami addosso, mi hai usata come una puttana adesso urina su di me, umiliami, sottomettimi, usami come una latrina, marca la tua proprietà urinandomi addosso” mentre lo diceva si sfregava i capezzoli e il clitoride, io davanti a lei a bocca aperta pensavo “ che razza di troia da competizione ho trovato… sì la voglio tutta per me” e così pensando iniziai a pisciarle in faccia, lei si spalmava l’urina sul corpo e iniziò a berla, mi guardava negli occhi mentre le arrivava il getto di pipì sulla faccia, quando finì di pisciare, sempre guardandomi negli occhi, grondante di urina, mi disse “adesso sono di tua proprietà, sono la tua schiava sottomessa, mi hai marcata, puoi usarmi come meglio credi” “adesso sei la mia schiava e farai tutto quello che ti ordino” lei abbassò lo sguardo e rispose “sì padrone, la tua schiava eseguirà tutti i tuoi ordini “ “bene, adesso lavati, indossa le autoreggenti, sandali e infilati il plug medio nel culo, rimarrai sempre vestita così quando siamo a casa, poi va in cucina e prepara qualcosa da mangiare che poi usciamo” “si padrone” ed eseguì.
Era in cucina davanti ai fornelli con autoreggenti e scarpe con il tacco, dal culo le usciva il diamante del plug anale e indossava un grembiule, le feci un paio di foto da dietro e mi misi al computer, scaricai le foto dalla camera digitale, lei arrivò con il cibo e si sedette vicino a me, guardando le foto mi disse “caz… sembro proprio una puttana…” la guardai e la bacia, poi le dissi “adesso devi dimostrarmi di essere anche una troia” mi guardò con uno sguardo laido e mentre si toccava le tette e massaggiava il clitoride mi disse “cosa vuoi che faccia padrone?” tra me pensai “che splendido esemplare di femmina da monta ho trovato, l’adoro…” quindi le dissi “devi tenere un atteggiamento da una che cerca cazzi e farti approcciare da uomini che cercano una facile come te” lei, con già due dita nella figa a quel punto, mi disse “pensi che altri uomini verrebbero da una come me? Della mia età?” guardandola mentre si masturbava le dissi “sei una bella donna e sei molto eccitante con quella faccia da troia che ti ritrovi” lei sempre più eccitata ansimando rispose “ti faccio vedere io che razza di vacca sono, posso prendermi tutti gli uomini che voglio” le presi le mani togliendole dalla figa e dalle mammelle e le dissi “adesso mettiti il tanga e il tubino viola e usciamo” lei a bocca aperta disse “non mi scopi prima di uscire?” “no”, le dissi “voglio che quando usciamo tu sia eccitata come una vacca che sta aspettando il toro che la monti, così sarai più motivata a farti avvicinare” lei un po’ contrariata rispose “sei un porco padrone, però ti prego andiamo nella città vicina, qui mi conoscono in troppi, poi insegno al college e molti studenti saranno in giro…” ci pensai e dissi “questo te lo concedo, adesso muoviti che abbiamo anche da guidare”.
Si preparò, era splendida, si intravvedevano i capezzoli dal tubino e anche l’anellino del tanga dove si univano i fili, poi si era truccata come una battona, guardandola non c’erano dubbi sulle sue intenzioni… quando arrivammo era già abbastanza tardi e non c’era molta gente in giro, entrammo in un paio di bar senza trovare niente di “interessante”, comunque lei iniziò a bere (io guidavo così mi trattenni, poi volevo rimanere lucido per vedere le performances della maiala e intervenire se fosse stato necessario), avevo già capito che quando beveva era più disinibita, le piaceva bere e anche fare la troia come ebbi modo di vedere, entrammo in un altro bar e andammo al bancone, qui c’era un po’ più di gente e notammo due ragazzotti all’angolo del bar, lei mi guardò e disse “adesso vado a farmi pagare da bere da quei due, vedrai come ci sa fare la tua troia” si avvicinò ai due ragazzotti ( poco più di 20 anni, all’incirca) e appoggiando le mani sulle spalle dei ragazzi esordì dicendo “vediamo se questi bravi giovanotti offrono da bere alla zia” i ragazzi rimasero a bocca aperta, non riuscivano a credere di avere lì davanti a loro quella troiona “ma certamente zia! Cosa bevi?” disse uno dei due appoggiandole la mano sulla schiena, la maiala ordinò un altro cocktail (era già il quarto che beveva), anche l’altro le mise una mano sul fianco, lei beveva e parlava con i due che si fecero più audaci mettendo entrambi la mano sul suo culo, continuando a parlare i due palpeggiavano il culo della maiala sollevando la parte inferiore del vestito scoprendo il bordo delle autoreggenti, a un certo punto la scrofa mise il braccio attorno al collo di uno dei ragazzi e gli ficcò la lingua in bocca, mentre lo slinguava l’altro le mise la mano nella scollatura e iniziò a palparle le mammelle, lei allora si staccò dalla bocca del primo e ficco la lingua in bocca all’atro che le stava palpando le tette sotto il vestito, che visione spettacolare! “questa è la donna che fa per me” pensai tra di me, a quel punto la maiala si staccò dai due dicendo “grazie ragazzi, ma adesso la zia se ne deve andare” uno dei due le disse “e ci lasci così?” lei tornando da loro disse “per un cocktail che mi avete offerto mi sembra di aver ripagato a sufficienza” baciandoli in bocca se ne andò “torna quando vuoi per il resto zietta” le gridarono da dietro, lei arrivò da me e disse “hai visto che troia che sono?” e mi baciò, sapeva di alcool e di maschio, poi disse “adesso andiamo che ho voglia di scopare, sono così eccitata che mi farei scopare dai cani per strada” aveva il rossetto sbavato e un capezzolo le usciva dal vestito, fece per sistemarsi ma la fermai “rimani così fino alla macchina , puttana, sì in effetti sei proprio troia, e direi che questa non è la prima volta che fai queste cose vero scrofa?” guardandomi mi disse “sì l'ho fatto altre volte, quando non avevo soldi e voglia di uscire era un buon metodo per fami pagare da bere, adesso voglio bere ancora, fermati al negozietto all’angolo e comperiamo una bottiglia di rum” entrammo e comprammo la bottiglia, lei aveva ancora il capezzolo che usciva dal vestito, il trucco sfatto e già barcollava, l’uomo del negozio le sorrideva… arrivammo all’auto e le dissi “ adesso togliti il vestito e il tanga e poi sali in macchina” lei poco lucida rispose “ma mi vedranno” “e allora? Penseranno che ho caricato una prostituta” barcollando si tolse tanga e vestito e salì in macchina, partimmo, con una mano beveva dalla bottiglia e con l’altra si tormentava il clitoride a gambe aperte, a metà strada mi fermai al lato della carreggiata slacciai i pantaloni, le presi la testa e le feci succhiare il cazzo, non resistetti a lungo dopo quella serata e le venni in bocca, lei bevve tutto e poco dopo si addormentò sul sedile, quando arrivammo a casa mia la svegliai, era notte fonda, nuda e barcollante entrò in casa dicendomi “scopami non ce la faccio più” “prima devo punirti per non aver finito il lavoro con i ragazzi” lei ancora sotto l’effetto dell’alcool disse “si punisci la tua puttana che se lo merita” le legai le mani al pomello della balaustra delle scale e inizia a schiaffeggiarle le mammelle, lei lanciava dei gridolini di dolore e ansimava “puniscimi sono una volgare troia, sono la tua puttana sottomessa” le schiaffeggiai il culo fino a farlo diventare rosso mentre la vacca godeva del trattamento, mi implorò “ ti prego smettila con le sberle e sfondami la figa” la misi in ginocchio con la testa a terra, mi spalmai la mano di crema e iniziai ad aprirle la vulva con le dita della mano, una volta che entrai fino al polso la maiala, ancora ubriaca, iniziò ad ansimare dicendo “sfondamiiii!!! Sono una puttana sfondata! Una troia che si lascia fare da tutti! Usami padroneeee” venne e crollò a terra, le sfilai la mano dalla figa slabbrata, le spalmai della crema nel buco del culo e iniziai a penetrarle l’intestino, lei a terra a gambe aperte con il cazzo nel culo godeva di nuovo e implorava “inculamiiii, sono una vecchia puttana da quattro soldi! Sono una baldracca che si farebbe fottere anche dai caniiii” con questo concerto non mi ci volle molto per venirle dentro e una volta scaricatole la sperma nell’intestino ci addormentammo.
Ci svegliammo la mattina che il sole era già alto, lei con autoreggenti e scarpe ancora addosso, in più le scendeva un rivoletto di sperma dal culo, con il trucco sfatto sembrava proprio una puttana a fine turno, si voltò verso di me e disse “mi sembra che abbiamo avuto una serata interessante ieri” la guardai “se è per questo è stata interessante tutta la giornata, mi ha fatto piacere sapere che sei veramente una troia e nemmeno di primo pelo, mi stai facendo sempre più felice” mi baciò a lungo e profondamente “sono tua e farò tutto quel che vuoi pur di farti felice” la guardai fissa negli occhi e le dissi “voglio vederti scopare con altri uomini, con tanti uomini e tante volte” lei mi guardò intensamente e disse “sei sicuro? Io lo faccio, ma voglio rimanere tua, ho capito che sei un perverso e sono felice di averti trovato, io sono sempre stata così, un uomo solo non mi basta per soddisfarmi, voglio andare con tutti ma voglio essere di proprietà di uno solamente” mi sembrava di sognare… “sì sono sicuro, voglio che sia la mia donna, la mia schiava e la troia di tutti” ci baciammo a lungo, poi mi disse “ io lo vedo come ti guardano le donne…” (non l’ho detto prima, ma sembra che io sia quel si definisce un bell’uomo, alto moro, bell’aspetto, di tipo mediterraneo e sempre ben vestito…) continuò dicendo “io ti voglio solo per me, lo so quel che chiedo, io vado con tutti e tu solo con me, sei disposto a questo?” sorridendo le dissi “certo che sono disposto e lo farò, sarò fedele alla mia troia, da oggi però tu ti tieni sempre nella borsa dei preservativi e della vaselina, come fanno le puttane” “si padrone, sarò sempre pronta a farmi scopare da chiunque”.
Nei giorni successivi la vita tornò alla normalità, i figli tornarono da lei e così si scopava solo la sera tardi dopo che i pargoli erano a letto, venni presentato ai figli e cominciai a frequentare la sua casa a tutte le ore fino a fermarmi a dormire da lei, nei week end liberi successivi non trovammo elementi adatti per scopare la maiala, solo un paio di volte ci furono dei ragazzi (lei li cercava sempre giovani…) che come la volta precedente la palpeggiarono per un paio di cocktails, ma niente di più, l’occasione di poter cercare meglio si presentò quando, arrivata l’estate, i figli ebbero le vacanze scolastiche e ci si organizzò per una settimana in un isola greca solo io e lei mentre i figli erano con il padre e la successiva settimana in un'altra isola con i figli al seguito.
Ci preparammo per la partenza, le avevo ordinato di portare solo vestiti corti o trasparenti corredo completo da troia con autoreggenti, scarpe rigorosamente con tacchi inclusi i sandali da lap dancer, i costumi solo di tipo tanga con obbligo di rimanere comunque in topless in spiaggia o in piscina, le dissi “devi far capire a tutti che sei una facile e farti scopare prima della fine della settimana, chiaro?” “ si padrone chiarissimo, voglio fare il pieno di cazzi questa settimana, sono eccitata come una cagna in calore”.
Arrivammo in aeroporto con la maiala che indossava una fascia sulle mammelle che lasciava scoperta la pancia, i capezzoli spuntavano duri, sotto una minigonna elastica che le fasciava il culo e un paio di sandali a zeppa con le unghie di mani e piedi di un bel rosso acceso, il trucco come sempre da puttana, nonostante tutto arrivammo in Grecia senza nulla da riportare, presi l’auto a noleggio e ci avviammo all’hotel, alla reception del piccolo hotel il titolare, un uomo sulla cinquantina piuttosto corpulento se la mangiò con gli occhi, la maiala dal canto suo gli sorrideva e faceva quel che poteva per mettersi in mostra, ci diede una camera con entrata indipendente che dava sulla strada e visto che era già pomeriggio inoltrato ci preparammo per andare a cena, lei indossava un vestitino che le lasciava scoperta la schiena lungo a metà coscia, un paio di sandali bianchi aperti, sotto aveva solo il plug infilato nel culo, i capezzoli, come sempre si intravvedevano sotto il vestito, al ristorante , da seduta, le dissi di tenere le gambe aperte, lo notarono gli uomini e anche le donne che la guardavano quasi schifate, “che troia” avranno pensato, la maiala comunque sembrava a suo agio e non si scompose, durante la cena ordinammo una bottiglia di vino e a parte un bicchiere per me il resto lo tracanno da sola, “bene” pensai “adesso si scalda…” dopo cena girellammo un po’ per il piccolo paese e ci fermammo poi in un bar, ci avviammo al bancone e ordinammo dei cocktails, vicino a noi si sedette un ragazzo sulla trentina, da solo, ci ascoltò per un po’ e ci chiese “anche voi Inglesi?” la maiala lo guardò lasciva (aveva già bevuto una bottiglia di vino e un cocktail ben carico) “certo della zona di Liverpool, e tu da dove vieni” il ragazzo già ipnotizzato dalla maiala matura rispose “io sono del sud, zona Bristol” sussurrai all’orecchio della porca “distanza perfetta, portatelo a letto” lei sorrise e continuò a conversare con il ragazzo con la chiara intenzione di farsi montare, a un certo punto lei gli accarezzava la nuca, prese la sua mano e se la mise sulla coscia, lui mi guardò come dire “posso?” gli sorrisi e dissi “prego, serviti pure a noi piace fare nuove conoscenze e condividere le grazie della mia signora, scoprile pure le gambe e toccala quanto vuoi lei ne sarà felice” lei lo guardava mordendosi le labbra a lui, poverino, non sembrava vero e iniziò piano a spostarle la gonna verso il ventre, lei, seduta sullo sgabello, allargò le gambe e portò lentamente la mano del ragazzo sulla sua figa “ti piace?” gli chiese “sì è cosi morbida e umida… “ leccandosi le labbra la maiala disse “infilaci un dito per favore” quando lui lo fece la porca spalancò la bocca dal piacere, si avvicinò a lui e gli mise la lingua in bocca, quando si stacco gli disse “con me puoi fare tutto quello che vuoi, andiamo in un posto più tranquillo” ci alzammo tutti e tre e uscimmo dal bar, ci avviammo verso l’auto, loro due abbracciati che si baciavano per strada e io dietro che li seguivo eccitato, arrivammo all’auto e lui la appoggio alla macchina, la baciava e la palpava, io aprii gli sportelli e dissi “ tu troia togliti il vestito e siediti dietro con lui” si tolse il vestito e rimase nuda, piegandosi per entrare mise in mostra il “diamante” del plug infilato nel culo, aveva addosso solo i sandali, lui entrò dietro con lei e con la lingua nella bocca della troia iniziò a infilarle due dita nella figa, avviai il motore e iniziai a guidare verso l’hotel, durante il tragitto la vacca gli aveva abbassato i pantaloni e aveva preso in bocca il pisello del ragazzo, arrivammo fermai l’auto e feci delle foto alla troia che sul sedile posteriore dell’auto, completamente nuda stava facendo un pompino a uno rimorchiato al bar, scendemmo e ci avviammo verso la camera dell’hotel, lei camminava completamente nuda con lui, ci poteva vedere chiunque, ma a lei non importava era già partita… entrammo, lei lo spogliò e gli prese di nuovo il cazzo in bocca, era proprio brava, mi avvicinai e le misi il mio cazzo vicino alla bocca, lei cercò di infilarseli entrambi e per un po’ ci riuscì, passai un preservativo al ragazzo che se lo infilò, prese la troia la mise a novanta gradi e iniziò a penetrarla, la vacca godeva anche perché il ragazzo aveva delle buone dimensioni, per fortuna viste le dimensioni della voragine che la troia aveva tra le gambe, io mi misi davanti e le infilai il cazzo in bocca di nuovo, la troia succhiava e gemeva con il ragazzo che le pompava la figa, eravamo tutti eccitati dalla situazione e uno alla volta, troia per prima, raggiungemmo l’orgasmo, il ragazzo si stacco e le disse “cazzo che brava che sei, dimmi di nuovo come ti chiami per favore” “chiamami puttana ti prego, sono la tua zia puttana e ricorda che con me puoi fare tutto quello che vuoi” la guardo sorridendo “ok puttana dammi 5 minuti e ti faccio anche il culo” allora io le dissi “molto bene puttana, mettiti le autoreggenti a rete nere e i sandali rossi, così sembri più professionale” lei eseguì, sembrava proprio una professionista “vado a pisciare” disse il ragazzo “troia vai ad aiutarlo, puliscilo con la lingua quando ha finito” si avviarono in bagno e io li seguii, lei gli prese il pisello e lo tenne mentre lui pisciava, quando terminò lo prese in bocca e lo ripulì lo portò di nuovo a letto e lui disse “ok puttana, vediamo se fai tutto quello che dici di fare, leccami il culo, puliscimi bene” lei si mise tra le sue gambe e iniziò a leccarlo lascivamente, gli ciucciava il culo e le palle, lo riprese in bocca finché torno duro, gli infilò il preservativo e gli disse “adesso inculami quanto vuoi” “un momento” dissi io” prima salimi sul cazzo con la figa che te ne mettiamo due in corpo” lei felice si infilò sul mio cazzo e il ragazzo da dietro, senza troppa fatica, le infilo il cazzo nel culo, la troia godeva come una pazza e ansimando diceva “sono la vostra puttana! Scopatemi tutti! Voglio cazziii” dopo essere già venuti una volta le devastammo i buchi e una volta venuti anche noi due ci sdraiammo vicini a lei, mentre il ragazzo la baciava le chiesi “allora puttana ti piace farti scopare e inculare da 2 uomini alla volta?” “sì mi piace è bellissimo fare la troia, non avevo mai goduto così” ci addormentammo, al risveglio, la mattina verso le 8, il ragazzo disse “stasera abbiamo il volo di rientro, ma se capitate dalle mie parti o io dalle vostre potremmo ripetere l’esperienza, che ne pensate?” “certo, perché no, puttana dagli il tuo numero” dissi io, lei mi guardò prese il telefono e diede il numero al ragazzo, lo guardò con sguardo interrogativo chiedendogli “perché hai detto abbiamo il volo? Chi altro c’è qui con te?” lui rispose “si tratta del mio amico che ieri sera era troppo ubriaco per uscire” lei con sguardo furbesco disse “magari possiamo passare a vedere se gli è passata la sbornia e fargli fare un po’ di esercizio fisico per recuperare” lui esterrefatto disse “che razza di vacca sei? Non ti sono bastati due cazzi stanotte?” lei sorridente disse “a me non bastano mai mi piace essere riempita sempre, vero caro?” chiese a me baciandomi sulla guancia “verissimo, preparatevi che andiamo dal tuo amico a farlo divertire con la troia” lui si rivestì, la maiala si infilò il tanga da spiaggia, un pareo per coprire le mammelle, sandali a zeppa di sughero e trucco da puttana, ci avviammo all’auto, come la sera prima io guidavo e i due seduti dietro si davano da fare, lei attaccata al suo cazzo con la bocca e lui che le infilava le dita nel culo,
arrivammo al hotel dei ragazzi e andammo verso la camera, entrammo, l’altro ragazzo era sul letto con un giornale in mano, quando ci vide entrare sgranò gli occhi e chiese all’amico “e questi chi cazzo sono?” l’amico lo guardò sorridente e togliendo il pareo alla troia le disse “avanti puttana di a Mike chi sei” lei con le mammelle al vento, mentre il ragazzo le abbassava le mutande disse “Jake ha deciso di farti un regalo e mi ha portata da te perché tu faccia con me tutto quello che vuoi” Mike a bocca aperta non proferiva parola, allora la maiala, nuda con i soli sandali addosso andò verso Mike e iniziò a baciarlo con la lingua in bocca, lui si riprese velocemente e iniziò a palpare la troia che si abbasso sul suo pisello e togliendogli le mutande iniziò a succhiarglielo, Jake si infilò il preservativo e iniziò a pompare la vacca da dietro, io riprendevo con la videocamera, lei si tolse il cazzo dalla bocca per un momento e disse “ mettimelo nel culo ti prego” e riprese a succhiare, il ragazzo eseguì e iniziò a pomparle i culo la puttana gemeva come una scrofa emettendo suoni osceni con bocca e culo riempiti, il primo ragazzo le venne in bocca facendole bere tutta la sperma, mentre la vacca veniva inculata le misi il mio di cazzo in bocca e continuammo a pomparla, visto che la sera prima ci aveva già spremuto andammo avanti per un bel po’ così Mike si riprese e volle partecipare di nuovo, Jake che c’è lo aveva più grande si mise sotto e lo infilò nella vulva della troia, Mike lo mise in culo alla vacca e io le pompavo la bocca “sei contenta adesso troia di avere tutti i buchi pieni di cazzi? Razza di maiala oscena e puttana!” le dicevo, anche i due ragazzi la insultavano e la vacca si dimenava e godeva come non aveva mai goduto, andammo avanti scambiandoci le posizioni dentro la scrofa fino a che fummo appagati, la troia era sfinita e giaceva supina nel letto “dobbiamo liberare la stanza adesso, mi spiace ma dovete andare” la troia si alzò e avviandosi verso il bagno disse “grazie per avermi riempita, avete il mio numero se passate dalle nostre parti e avete voglia di farvi una scopata chiamatemi” dopo una veloce riassettata ci vestimmo e andammo verso l’auto, lei mi disse “sono esausta, non ho voglia di andare in spiaggia, andiamo in piscina in hotel” “ ti credo che sei esausta, sei stata meravigliosa, brava” “ te lo avevo detto che ero una troia e adesso te l’ho anche fatto vedere” “pensa che è solo il primo giorno, qui in una settimana ti prendi chilometri di cazzi” lei rise e disse “ok però intanto portami in hotel”.
Arrivammo alla piscina, non c’era nessuno, prendemmo gli asciugamani e ci mettemmo su due lettini, lei si tolse il pareo e rimase con il solo tanga distesa sul lettino, si assopì e io andai al baretto della piscina dove il titolare dell’hotel che ci aveva accolto il giorno prima osservava la maiala da dietro il banco “salve, due succhi d’arancia per favore” chiesi “certamente, come vi trovate nel mio hotel? Vi serve qualcosa?” “ tutto ok grazie” il pancione mi guardò di sottecchi e con fare da complice mi disse “sembra che vi siate divertiti ieri sera con il vostro amico… vi ho visti arrivare e pare che la sua signora avesse caldo… sa era senza vestiti addosso” lo guardai e con calma risposi “ohh certo ci siamo divertiti parecchio ieri sera e anche stamattina, perché c’è qualche problema a divertirsi?” chiesi quasi sfidandolo “nooo assolutamente nessun problema, mi scusi io parlo per invidia in realtà, sua moglie è così bella….” “ ahh ho capito, ti piacerebbe scopartela quindi, non so, potrei provare a convincerla a farsi scopare da te, ma cosa ci guadagniamo?” lui mi guardò sorridente “ahh allora basta pagare, ok cosa ne dite se vi faccio pagare solo metà settimana?” lo guardai, adesso sorridevo io, stavo per far prostituire la mia donna… “non so se accetterà, io vado a chiedere, tu aspetta qui, se lei dice di sì passera lei a dirtelo, ok?” il pancione mi rispose sorridendo “certo aspetto qui, non mi muovo!” mi avviai con i succhi dalla maiala “senti un po’ troia, stavo parlando con il padrone dell’hotel, ieri sera ti ha vista entrare in camera nuda abbracciata a me e a un altro uomo” lei sgranò gli occhi e disse “ e adesso…?” “tranquilla, mi ha detto che era solo invidioso, così mi ha chiesto se fosse stato possibile scoparti in cambio del 50% di sconto sulla camera” “cosaaa? Mi ha preso per una puttana vera? E tu cosa gli hai risposto?” “gli ho risposto che lo sconto del 50% mi sembrava un prezzo ragionevole e che ti avrei mandata in camera a cambiarti, mettiti le autoreggenti a rete nere e i sandali trasparenti” “ma così e prostituzione…” Disse lei “si è vero, ma vedi, tu sei di mia proprietà e io faccio di te quello che voglio, comunque non ti sei fatta problemi a farti scopare da tre maschi contemporaneamente quindi anche se vecchio e grasso ti paga ed è solamente un altro cazzo che si infila nei tuoi buchi, adesso muoviti, passa a dirgli che tra 15 minuti sei pronta e può salire a scoparti, come a tutti gli altri, digli che con te può fare quello che vuole” lei abbasso lo sguardo e disse “si padrone, farò quello che dici, vado a prostituirmi con il vecchio” solo al pensiero stavo per venire nelle mutande… la puttana si avviò verso il bar dove il pancione la aspettava sorridendo, lei lo guardò e gli disse “dammi 15 minuti e poi vieni in camera da me” lo baciò sulle labbra e si avviò al nuovo posto di lavoro, il pancione felice mi fecce il segno di “OK” con la mano, almeno ebbe la decenza di farsi una doccia in piscina prima di salire dalla maiala si asciugò e si avvio dalla prostituta.
Il pancione salì in camera dalla puttana e io rimasi in piscina a prendere il sole aspettando che la mia donna si facesse il primo cliente.
Dopo circa un’ora vidi arrivare il pancione sorridente che andò dietro al banco del bar, poco dopo la troia venne verso di me in perizoma e pareo “allora puttana, com’è andata? Il cliente è rimasto contento del tuo lavoro?” lei mi guardò sorridente e disse “penso di sì, è venuto 2 volte dentro di me grugnendo come un porco, ho iniziato a succhiarlo poi ha voluto scoparmi la figa, verso la fine si è tolto il preservativo e mi è venuto in bocca facendomi bere tutto, poi quando si è ripreso mi ha inculata a lungo finché è venuto di nuovo, sai all’inizio mi sono sentita un po’ sporca, ma poi pensando a quello che stavo facendo mi è piaciuto, per tutta la vita mi sono fatta chiamare puttana da quelli che mi scopavano perché mi eccitava pensare di vendere il mio corpo, adesso che finalmente lo facevo ho iniziato a godere come un’asina montata dal cazzone di un cavallo e mentre mi inculava sono venuta” le sorrisi “brava mi fa piacere che lui abbia apprezzato e che tu ti sia divertita” “mi farai prostituire ancora vero padrone?” “sicuramente ti prostituirai ancora, hai già perso troppo tempo, recupererai e farai felice il tuo padrone” “grazie padrone sei tu che fai felice me, io vado con tutti ma sono solo tua”
Quella sera cenammo in hotel e andammo a dormire presto, la puttana era esausta e io pure.
La mattina verso la 10 andammo a fare colazione, mentre mangiavamo il padrone dell’hotel si avvicinò e ci disse “dovrei chiedervi una cosa….” Io e la maiala ci guardammo, il pancione continuò “ho raccontato ad un amico che mi sono scopato la signora e che mi sono trovato proprio bene” lei gli sorrise e disse “grazie, mi son trovata bene anche io, mi fa piacere che i miei clienti siano soddisfatti” lui con una smorfia continuò “insomma, il mio amico chiede se può venire qui a scoparsi la signora io e la porca ci guardammo stupiti, sinceramente non me lo aspettavo, comunque mi ripresi e dissi “ va bene, a che ora pensa di passare il tuo amico?” lui fregandosi le mani disse “andrebbe bene verso le due di pomeriggio? Poi deve andare ad aprire il negozio” stavolta rispose lei “certo che va bene, mi farò trovare pronta in camera” E lei “effettivamente hai ragione, facciamo così, mi puoi scopare altre due volte questa settimana, basta che mi avvisi per tempo” sorrise e le disse “ok appena finisci con il mio amico vengo a scoparti io, poi per l’ultima ti farò sapere” “ok siamo d’accordo” disse lei, il pancione se ne andò soddisfatto “certo il prezzo è un po’ basso, ma mi pare che la cosa non ti preoccupa più di tanto” con un sorrisino mi disse “vero, ma non volevo farmi scappare l’occasione , poi in realtà ci sto prendendo gusto, non ti dispiace vero?” “certo che no, ho sempre sognato di stare con una puttana” “e io con un porco pervertito” e mi baciò “prendiamo un po’ di sole prima che arrivino i clienti”
Poco prima delle due la maiala andò in camera prepararsi prima di avviarsi mi baciò e disse “vado a prendere cazzi da altri porci come te” e se ne andò sculettando, io mi sdraiai di nuovo in piscina, dal bar il padrone mi guardava e mi strizzo l’occhio, verso le tre un ometto sulla sessantina, basso grassoccio e senza capelli andò al bar e parlottò con il pancione poi se ne andò, io ero lì vicino e il pancione mi disse “il mio amico è rimasto molto soddisfatto della prostituta, ha detto che è un po’ vecchia, ma è molto brava a far godere gli uomini, dice che tornerà, adesso vado io, lui mi ha detto che la puttana è già pronta per me” e se ne andò anche lui a scoparsi la mia donna, aspettai in piscina per un'altra oretta e come l’altra volta il pancione scese sorridente e si mise dietro al banco, dopo un po’ arrivò la maiala in sandali perizoma e con il pareo aperto che faceva vedere le mammelle, si sdraiò accanto a me, le chiesi “allora come è andata con il primo cliente?” sospirando da soddisfatta rispose “quello era proprio un porco, piccolo, grasso, vecchio e con un alito da fogna, si è approfittato di me da subito, mi ha cacciato la lingua in bocca e ha iniziato a limonarmi” “ e tu?” “beh… l'ho lasciato fare, non vorrai mica che riceva lamentele già al secondo giorno di lavoro…” sorrisi “e sì hai fatto proprio bene, continua” “poi mi ha presa per le spalle mi ha messo in ginocchio e mi ha infilato il cazzo in bocca, aveva un bell’arnese e mi ha riempito la bocca con quella verga, poi si è disteso nudo sul letto e ha voluto che gli ciucciassi le palle e il buco del culo, non era proprio pulitissimo, ma io ho fatto quello che chiedeva senza discutere” “brava devi essere professionale” oltre ad eccitarmi mi stavo anche divertendo… “poi ha preso il preservativo e se lo è infilato, mi ha presa, mi ha aperto le gambe e ha iniziato a scoparmi la figa, mi strizzava le tette e mi baciava con la lingua in bocca, con la panciona che strusciava sulla mia, il suo cazzo era grosso e mi piaceva come mi scopava, ho goduto senza farmi sentire, a lui non sembrava importare comunque, dopo un po’ è venuto anche lui con un grugnito da animale e sbavandomi in bocca, mi ha fatto un po’ schifo, ma sono rimasta lì a prendere quello che arrivava, poi si è tolto dalla mia vagina e si è disteso accanto a me, mi ha detto di togliere il preservativo e pulirgli il cazzo con la bocca, mi ha usata e trattata da serva e a me è piaciuto, mi ha fatto stendere accanto a lui e mentre riposava mi palpava e mi metteva la lingua in bocca; si è ripreso abbastanza velocemente (forse usava viagra), mi ha fatto ciucciare di nuovo il cazzo poi mi ha sbattuta sul letto di pancia e mi ha detto che mi avrebbe inculato, visto le sue dimensioni mi sono riempita il buco del culo di vaselina e lui a iniziato a infilarmelo, ha fatto un po’ di fatica ad entrare ma grazie alla vaselina è passato, mi ha fatto un po’ male all’inizio, ma dopo un po’ godevo a prendere quel randello nel culo, è andato avanti piuttosto a lungo finché e venuto, quando è uscito dal mio culo si è disteso e si è fatto pulire di nuovo il cazzo con la mia bocca” “ però che bel tipino hai trovato stavolta” “ aspetta non ti ho ancora raccontato tutto” “ su dai racconta, cosa ti ha fatto dopo?” “beh mi ha offerto 50 euro dicendomi che me li avrebbe dati se mi facevo pisciare in bocca” “che razza di schifoso, e tu cosa hai fatto?” “io mi sono tolta le calze, ho preso i 50 euro e l’ho portato in bagno, mi sono accovacciata a gambe larghe nella doccia e lui ha iniziato a pisciarmi in bocca e sul viso” “ sembra che la cosa ti piaccia…” “sì, mi piace farmi umiliare così…” “allora con il pancione dopo deve essere stato facile” “non proprio, i due si devono essere parlati, infatti il pancione è entrato e a iniziato a baciarmi con la lingua, cosa che non aveva fatto la volta prima, poi dopo essersi fatto ciucciare palle buco del culo e cazzo mi ha inculata, quando ha finito si è fatto pulire il pisello con la bocca come aveva fatto l’atro e mentre riposava per riprendersi mi baciava con la lingua e mi palpava come l’altro, mi ha poi inculata di nuovo e anche lui dopo mi ha offerto 50 euro per pisciarmi in bocca, cosa che ho dovuto fare a quel punto anche se come detto prima mi piace farmi trattare così dagli uomini, specialmente se mi pagano” “se ci fermassimo di più qui diventeresti la puttana più famosa dell’isola con queste performances…” “vorrai dire la vecchia puttana dell’isola… il padrone dell’hotel andandosene mi ha detto che nonostante non fossi più molto giovane sono comunque molto brava,,,” “ok adesso però andiamo che voglio scoparti anche io, mi hai fatto venire una voglia…” “sì padrone, però voglio che mi sfondi la figa con la mano, ho bisogno di essere riempita, poi mi puoi fare quello che vuoi” “sei proprio una puttana oscena e perversa, e mi piaci così” mi guardò pensando e mi disse “io troia lo sono sempre stata fin da ragazzina, ho fatto divertire molti maschietti e pensavo di essermi divertita parecchio anche io, ma i livelli a cui mi hai portata tu in questi ultimi mesi li avevo solo immaginati sino ad ora, mi hai fatto diventare una gran troia, laida e perversa mi hai dato l’occasione di realizzare il desiderio di prostituirmi come avevo sognato sin da quando ho iniziato a masturbarmi molti anni fa, senza comunque farmi sentire sporca perché tu mi fai sentire speciale, mi fai godere solo dicendomi le tue perversioni di come mi vuoi far usare, cosa che realizzi sul serio poi, per te sono disposta a fare qualsiasi cosa”
Continua…


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