• Pubblicata il
  • Autore: Luigi.p
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Una collega di lavoro - Pistoia Trasgressiva

Una sera come tanti sabato sera mi incontrai con una mia collega di lavoro di nome LINA una giovane e tosta napoletana piccola ma molto determinata nelle sue cose .ci sedemmo in un bar e tra un aperitivo e un altro ci raccontammo un Po della nostra vita del nostri amori passati e come capita spesso si parla di sesso, mi raccontò delle sue fantasie ed esperienze io raccontai le mie poche esperienze sessuali ma molte fantasie erotiche sul sm, capii subito di una ragazza con molta esperienza,tra un discorso ed un altro si fece molto tardi le ore passarono in un lampo, la accompagnai a casa sua al momento viveva da sola, mi chiese di salire per un caffè non aspettavo altro che me lo dicesse,mi fece accomodare sul divano dicendomi di rilassarmi che ero troppo teso,dopo il caffè mi si avvicinò rimasi fermo come un pirla,mi disse alzati e spogliati non me lo feci dire due volte rimasi nudo davanti a LINA. un piccolo sogghigno intuii sulle labbra di LINA il perché lo sapevo erano per le mie misere dimensioni,mi disse di girarmi e di non guardare cominciai a sentire quelle piccole mani accarezzarmi dappertutto per circa una decina di minuti, ma di li a poco ci fu una svolta perché sentii quella mano stringermi forte i testicoli,il fiato mi si spezzò le gambe cedettero,mi ritrovai a carponi LINA disse ora mettiamo in pratica le tue fantasie erotiche sm. Mi ordinò di non girarmi io ubbidii senza fiatare,sentii una cosa dura entrarmi nel sedere LINA indossava una cinture fallica non capivo più niente,sentivo quel enorme cazzo limarmi il posteriore,chiesi a LINA se mi potevo toccare mi disse di no continuò per circa un ora a limarmi il sedere sentivo quel fallo enorme entrare ed uscire dentro di me a colpi regolari ,poi sentii la sua mano prendermi il mio mini pisello non riuscii più a trattenermi e sborrai sul pavimento, LINA mi disse bravo lai fatta tutta sentii quel enorme coso uscire dal mio sedere,ma ci fu una nuova svolta LINA mi prese le palle strizzandomele sempre più forte mi disse sei venuto ora pulisci ,il dolore era insopportabile e decisi di leccare tutto alla svelta ingoiai la mia sbroda in gusto acre mi riempi la bocca ,una volta ripulito il pavimento LINA mi disse sei un bravo schiavetto non male come inizio,io ero sbattuto come una campana. Non capivo più niente LINA se ne accorse subito,mi disse ho esaudito le tue esperienze erotiche, ho capito che volevi una donna che ti comandasse ora mi chiamerai padrona LINA dandomi una sculacciata Io ubbidii padrona LINA mi servirebbe una severa lezione la avrai a suo tempo, e partii di collo pieno un calcio dritto alle palle stramazzai al suolo parli solo quando te lo ordino. quella sera la lezione fini mi fece rivestire dicendomi che uno che ha un mini pisello moscio come il mio solo lo schiavo da monta o da lecca poteva fare, non risposi ma aveva ragione la mia padrona,ritornai a casa pensando a quella sera appena trascorsa sia il sedere che le palle mi facevano male, feci degli impacchi ma ripensando alla serata finii per tirarmi un bel segone,tanto la mia padrona LINA mi avrebbe punito ugualmente. ma questo fu un altro incontro con quella giovane napoletana tosta.

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