La mistress hostess parte 1 - Pistoia Trasgressiva

La mistress hostess parte 1 - Pistoia Trasgressiva

Sono una hostess presso una famosa compagnia di voli trans che fa scalo e partenze fisse a Linate ed a Fiumicino. La mia casa è a Roma ma quando atterriamo a Milano fortuntamente fra case di colleghe single o hotel riesco a tamponare i giorni di trasferta.
Essendo specializzata nelle tratte più lunghe del mondo, passo il più della settimana sopra ad un aereo ed un paio di giorni a terra.
Io e le mie colleghe siamo le più avvenenti e disponibili fra tutte le colleghe che incontro negli scali. Siamo addette unicamente nelle prime classi o business nei voli avendo a che fare coi passeggeri più facoltosi e signorili degl'imbarchi.
Sapete, tante ore in aria in cabine private succede sempre di tutto, quello che nessuno può insegnarti a nessun corso di formazione o di aggiornamento. Io non sono mai stata una suora o bigotta, inoltre spesso molti passeggeri erano molto generosi con me se avevo modo di assecondarli nelle loro richieste. Faceva a volte parte del servizio diciamo. Già per lavoro dovevamo curare al massimo il nostro aspetto e nei tempi morti fra colleghe scambiavamo consigli su prodotti di bellezza e della cura del corpo, così per essere sempre le più belle e desiderate.
Essendo il nostro compito quello di rendere al meglio l'esperienza di volo piacevole e sempre la migliore certi passeggeri che viaggiavano costantemente con noi erano diventati abitudinari anche per l'evoluzione del rapporto con noi e per le richieste. uomini d'affari e gl'imprenditori sono quelli che hanno più bisogno d'attenzioni, sempre di corsa e mai con del tempo libero.
E' stato grazie a queste persone ed alla mia collega Cinzia, la mia mentore , a cui devo quello ch'è diventato un secondo lavoro molto più stimolante del primo: essere una mistress cominciò durante l'ennesimo volo intorno al mondo, ero da poco arrivata ed una senior hostess mi stava affiancando per spiegarmi al meglio tutto. C'era un passeggero storico che lei conosceva bene, scansato da tutte le altre colleghe, sembrava avesse una terribile nomea. Alla prima sua chiamata andammo in due da lui, dopo qualche richiesta di normale servizio arrivò il mio battesimo del fuoco. Entrammo nella suo comparto chiudendo le tende e vedemmo subito che tirava fuori un gag rosso in silicone. Mi misi in un angolo ad assistere: Cinzia gliela prese di mano in fretta e la buttò per terra, non dicendo niente indicandolo solo col dito. Senza fiatare lui si buttò a terra a 4 zampe, indossandolo prostrandosi davanti a lei, seduta al suo posto , nella comoda poltrona reclinabile.
Iniziò a massaggiarle i piedi, mentre lei dalla tasca della divisa estraeva un frustino assemblabile che non appena montato, pochi minuti dopo, gli tirò in faccia facendolo cadere a pancia in su. Cinzia si tirò in piedi e gli conficcò un tacco della scarpa nella pancia, così in fretta che a lui scappò un lamento da quella bocca tappata dalla pallina in silicone. Non glielo perdonò, spostando il piede sul pene s'abbassò col viso verso di lui dicendogli che se avrebbe fiatato ancora non avrebbe avuto il suo premio. Annui col volto, senza quasi respirare.
Ero stupefatta da quello che stavo vedendo: come si stava imponendo e dominando il passeggero in quel modo era per me tutto nuovo. Vedere uomo , sicuramente molto facoltoso ed importante, seminudo spogliato della sua libertà così in fretta ad obbedire ad ogni sola occhiata di Cinzia era troppo eccitantente, stare immobile era una sofferenza, ero bagnata come non mai.
Quel volo mi aprì davvero un portone, non solo una porta. Seguivo Cinzia ad ogni volo che potevo, avevo fame di conoscere ed imparare. Lei mi faceva fare pratica o durante i voli oppure coi suoi schiavi sparsi per tutto il mondo, è stato un lungo tirocinio diciamo cosi ma ogni minuto speso a fare pratica con le tecniche mi rendeva sempre più consapevole di come fosse l'arte più stimolante del mondo.
Ammiravo la mia mentore come tenesse così tanti uomini nl suo pugno con appena un cenno del suo sopracciglio, esprimeva terrore e dominazione senza agitare una foglia.

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