• Pubblicata il
  • Autore: Elia
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Fine di un matrimonio - Pistoia Trasgressiva

Salve a tutti. Quella che sto per raccontarvi è una storia risale a circa due anni fa e che ha cambiato le sorti della mia vita in modo radicale. Voglio rendere pubblica questa storia perché chi la legge possa trarne insegnamento e non fare gli errori che ho fatto io.
Io e Silvia ci siamo conosciuti all’università nel 2003 io avevo 26 anni e lei 27 e io mi ero subito follemente innamorato di lei.
Silvia è la classica bella ragazza. Alta 1,74 cm, mora, con una folta e lunga chioma di capelli ricci che di fronte le incorniciano il viso e che da dietro le arrivano ai fianchi. Fisicamente è ben proporzionata ma non volgare. Grazie alle molte ore di palestra è magra tonica e sinuosa con un bel seno che colpisce più per la forma all’insù che non per le dimensioni. E poi due occhi verdi che ipnotizzano. E’ sempre perfetta, truccata in modo sobrio ed elegante è un piacere frequentarla.
E’ speciale anche nel carattere. Soprattutto mi aveva colpito la sua educazione rigorosa e il suo fare da ragazza perbene. E in effetti anche ora penso sia una gran brava ragazza.
No so cosa di me l’abbia colpita. Io mi chiamo Elia, ero e sono un ragazzo normale. Alto come lei moro. Con un fisico discreto anche se tutt’altro che un adone, porto gli occhiali, anch’io sono un bravo ragazzo. Penso ancora oggi che lei mi abbia voluto bene perché ero stato il primo ad innamorarmi follemente di lei.
Dopo quattro anni di fidanzamento ci siamo sposati e la nostra vita ha proseguito senza alti ne bassi. Entrambi un buon lavoro impiegatizio io addirittura con delle ottime prospettive di carriera e una remunerazione davvero di tutto rispetto. Stavamo finendo di sistemare casa con l’idea di avere dei figli. Le cose si può dire che andavano bene.
Anche il sesso tra di noi era normale. Lo facevamo a cadenze regolari nelle posizioni canoniche. Al dire il vero apprezzavo la sua bravura nel sesso orale anche se lo praticavamo di rado.
E venne l’estate del 2008.
Come ormai da due anni a quella parte io e Silvia ci recammo in Toscana a Marina di Cecina. Appartamento in affitto ombrellone sdraio sole e mare.
Come tutti gli anni si faceva quatto chiacchiere con i vicini di ombrellone. A dire il vero Silvia è sempre stata molto schiva io invece sono più espansivo. In ogni modo non abbiamo mai stretto amicizie importanti
Quell’anno durante la settimana c’era veramente poca gente. Un giorno, ricordo ancora che era di mercoledì, l’ombrellone di fianco al nostro venne affittato da un gruppo di ragazzi e ragazze. Lì per li ci parvero tre coppie più o meno della ns. età o leggermente più giovani. Erano di Firenze. Conversammo del più e del meno senza importanza. Io notai una bellissima ragazza castano chiara capelli lisci lunghissimi, fisico esile con delle curve da sballo che mi pare si chiamasse Chiara e quello che credevo il suo compagno Matteo, alto 1,85 moro capello corto pelle leggermente brunita e fisico perfetto. Gli altri non li ricordo. La giornata trascorse tranquilla e come dicevo senza avvenimenti degni di nota.
Il giorno dopo come di ns. abitudine ci recammo al bagno tardi verso le 10.30 e al bagno c’era ancora pochissima gente. Gli ombrelloni di fianco al ns. erano vuoti e ci fu normale pensare che i ragazzi del giorno prima avessero fatto una toccata e fuga.
Verso le 11.00 invece arrivò Matteo. Era davvero un bel ragazzo. Mi impressionò a tal punto che ricordo ogni particolare. Indossava jeans corti molto aderenti, ricordo le sue gambe toniche e abbronzate le ciabatte infradito la polo aderentissima che metteva in risalto le spalle larghe e quasi lasciava intravedere gli addominali scolpiti.
Salutò con distrazione ma educatamente sia me che Silvia poi si tolse la polo. Le mie sensazioni erano esatte aveva un gran fisico magro longilineo definito anche se non palestrato.
Poi si tolse i jeans. Aveva uno slip stringato e molto aderente che metteva ancor di più in risalto il fisico asciutto e i suoi addominali.
Silvia leggeva. E sono sicuro che non lo aveva notato. Io come mio solito iniziai una conversazione. Parlammo a lungo. Matteo era Ingegnere, aveva 33 anni ma davvero non li dimostrava. Mi raccontò del suo lavoro come responsabile di qualità per una nota azienda di abbigliamento e calzature. Parlammo di calcio di politica e di macchine. Volevo chiedere dove fosse quella che credevo essere la sua ragazza ma pensai che era meglio evitare di scendere sul personale. Silvia non partecipava alla conversazione. Di tanto in tanto abbozzava una frase poi si immergeva nuovamente nelle sue letture. Matteo non le dava importanza. Ad un certo punto la conversazione tra me e Matteo cadde in una fase di stanca ed io per staccare dissi che sarei andato a fare un giretto sulla battigia. Chiesi a Silvia se veniva con me ma lei rispose che preferiva prendere il sole e leggere. Allora andai da solo. Non ero geloso ma comunque mi allontanai di poco e per poco tempo e comunque non persi mai di vista le mosse di Matteo e di mia moglie. E in effetti per quei pochi minuti non si rivolsero ne la parola ne lo sguardo.
Al mio ritorno ripresi la conversazione con Matteo in merito al suo lavoro. L’argomento stavolta interessava anche a Silvia che come tutte le donne era interessata a possibili agganci per avere capi firmati a prezzi di favore.
Matteo era cordiale educato e paziente e rispondeva a tutte le ns. domande. Era ora di pranzo ed io avevo fame. Come al solito io volevo pranzare e Silvia voleva prendere il sole ma non voleva rimanere da sola. Per provocarla chiesi a Matteo se fosse rimasto lui a fare compagnia a Silvia; il mio intento in realtà era di scuotere Silvia e di indurla a seguirmi per un pranzo fugace. Lui mi rispose gentilmente come nel suo stile dispiacendosi di non potere assicurare la sua presenza ancora per molto in quanto aveva un appuntamento e di li a poco avrebbe dovuto assentarsi. Notai che questa gentilezza e questa premura colpì Silvia.
Bè e quindi quanto pensi di rimanere? – esordì Silvia rivolgendosi a Matteo. Una decina di minuti –rispose Matteo. Silvia incalzò - Allora magari tu Elia ti fai un panino e cerchi di tornare velocemente poi se rimango cinque minuti da sola non succederà nulla………
Mi era sembrata strana questa sua reazione ma non potevo tirarmi indietro. Ripeto non ero geloso ma Matteo era davvero un bel ragazzo e nonostante mi sembrasse una persona seria non mi fidavo quindi mi allontanai velocemente comprai un panino e una coca e ritornai in spiaggia. Non ero mancato più di sette o otto minuti. Matteo era già andato. Silvia mi disse che aveva ricevuto una telefonata ma che io avevo fatto bene a ritornare così in fretta perché aveva paura di rimanere a lungo da sola visto che il bagno era semideserto.
Nel pomeriggio Matteo arrivò verso le 15.00. Dopo poco mi chiese di andare con lui in riva al mare a fare due passi. Gli dissi che non ne avevo voglia e che preferivo crogiolarmi al sole. Lui sempre con il suo fare disinteressato si rivolse a Silvia. Mah si - rispose lei- è tutta la mattina che sono incollata sulla sdraio faccio due passi volentieri. Dai vieni anche tu Elia. Rifiutai perché mi sembrava da deboli cambiare idea. I due si allontanarono ma erano comunque molto vicini e potevo vederli molto bene. Matteo parlava e lei lo ascoltava. Notavo che Silvia non lo guardava in modo diretto come solitamente fa quando parla con qualcuno. Poi si girarono verso il mare. La brezza della riva muoveva i lunghi capelli ricci di Silvia nella direzione di Matteo. La mia immaginazione mi diceva che Matteo poteva sentire il profumo di mia moglie e di tanto in tanto veniva sfiorato dai lunghi capelli di mia moglie mossi dal vento.
Io ogni modo ancora una volta mi parve che non ci fosse nulla di cui preoccuparsi. Dopo 10 minuti i due erano già di ritorno. Non so perché ma quella situazione mi coinvolgeva. Mi piaceva osservare Silvia da lontano Mi piaceva metterla alla prova. Volevo a quel punto essere veramente sicuro di lei. Volevo avere la prova che avrei potuto fidarmi in ogni situazione e non so perché decisi di allontanarmi per simulare un’assenza più prolungata. Dissi che avevo dimenticato a casa il cellulare e che dovevo fare un salto a casa per prenderlo.
Stai qua - disse Silvia - per un pomeriggio non fa nulla se non hai il cellulare. Anche Matteo mi disse la stessa cosa - sei fortunato ad averlo dimenticato così sei sicuro che nessuno ti disturba-. Complice queste risposte mi allontanai ancora con maggior convinzione. Il ns. appartamento era abbastanza lontano e dissi che sarei ritornato entro un oretta.
Uscii dal Bagno feci un breve giro e poi ritornai sui miei passi e mi appostai dietro una duna da dove potevo osservare tutte le mosse di Matteo e di mia moglie. I due prendevano il sole e don davano cenno di alcunché.
Dopo circa 10 minuti di sdraio Matteo si rivolse a Silvia e le chiese di fare altri due passi sulla spiaggia. Mia moglie acconsentì ma non mi parve molto entusiasta. I due si diressero sulla riva proprio nella direzione in cui ero appostato.
Da subito ebbi la sensazione di avere fatto male ad allontanarmi. Stavolta Silvia e Matteo camminavano molto vicini e di sovente le spalle di Silvia sfioravano le braccia di Matteo. Si fermarono a parlare proprio davanti alla duna dietro alla quale ero appostato. Silvia era in evidente imbarazzo. Teneva lo sguardo abbassato.
Matteo le stava facendo dei complimenti. Quando furono più vicini ebbi modo di ascoltare la loro conversazione - Elia è davvero molto fortunato – diceva Matteo- Ha sposato davvero una bella ragazza. E oltretutto hai molto buongusto sai valorizzarti. Sei molto raffinata. Hai un modo di truccarti e di proporti molto elegante e usi un profumo irresistibile e………. hai due occhi da lasciare senza fiato. Silvia sorrise e ancora una volta abbassò lo sguardo…… -grazie…… disse rimanendo senza parole e abbassando nuovamente il capo. Era chiaro che Silvia subiva la prorompente personalità fisica e psicologica di Matteo. In effetti oltre che essere un gran bel ragazzo era anche una persona colta educata e affascinante. Insomma un uomo al quale era difficile resistere. Silvia rimase qualche istante con lo sguardo rivolto verso il basso. Matteo a quel punto si avvicinò a lei le alzò il mento delicatamente con la mano e la baciò.
Silvia appoggiò le mani sui pettorali di Matteo come per allontanarlo ma lui la cinse con un braccio immobilizzandola. Vedevo chiaramente le braccia di Silvia in tensione. Cercava di allontanarlo di resistere. Purtroppo questa tensione non durò a lungo. Lentamente Silvia fece scivolare le mani sul petto di Matteo sino distendere le braccia intorno al suo collo. Matteo intanto non la stringeva più. Le sue mani scesero accarezzando prima le spalle poi le braccia sino a poggiarsi quasi impercettibilmente sui fianchi. Silvia si era abbandonata completamente. Mentre lo baciava appassionatamente rimaneva avvinghiata a lui e non accennava a lasciarlo. Sembravano due fidanzatini alle prime effusioni.
Ora Matteo la abbracciava e la stringeva a se. Ad un certo punto le scosto i capelli di lato e le slacciò il reggiseno. Silvia lo lasciò fare. I due smisero di baciarsi per un attimo. Silvia lo guardò. Matteo le scosto il costume e infilò le mani sotto le coppe del reggiseno carezzandole i capezzoli. Silvia schiuse le labbra della bocca e ansimò leggermente. Era visibilmente molto eccitata. Anche Matteo era molto eccitato. Il mini slip che indossava lasciava intravedere una enorme protuberanza.
Matteo continuava a accarezzare i seni di Silvia malgrado il costume lo intralciasse. Ben presto Silvia lo tolse. Era davvero sempre più eccitata. Aveva seni e capezzoli durissimi. Matteo la aiutò a sfilare il costume e si eccitò maggiormente. Il pene ormai era in erezione e il glande gli uscì dagli slip. Silvia allora scostò l’elastico degli slip e li abbassò. Matteo li lasciò cadere sulla sabbia. Le sorrise e la baciò ancora. Mentre si baciavano Silvia fece scorrere la sua mano giù lungo il ventre di Matteo accarezzando uno ad uno i muscoli addominali sino a raggiungere il pene. Lo prese in mano e iniziò a masturbarlo. Ora il pene di Matteo era in piena erezione. Era davvero ben dotato. Il suo pene era almeno di 19–20. cm. Silvia lo masturbava delicatamente con leggerezza. Il sesso di Matteo era enorme e le mani di Silvia parevano ancora più minute. Non solo non riusciva a cingere quel poderoso arnese ma le sue dita superavano a malapena la metà della circonferenza.
Poi Matteo guardò Silvia e le fece un cenno con il capo. Silvia a quel cenno si abbassò in ginocchio e avvicinò la bocca al glande di Matteo.
Sapevo cosa stava per fare. Silvia Iniziò a leccare leggermente il glande poi afferrò il grosso membro alla base e piano piano iniziò a leccarlo prima sulla punta quasi baciandolo poi concentrandosi sulla base del glande che poi prese in bocca poco a poco. Poi con movimenti del capo sempre più accentuati iniziò a succhiarlo. Silvia muoveva in modo sincronizzato sia la mano che il capo con movimenti via via più profondi. Con la mano carezzava delicatamente l’asta e con la bocca succhiava, leccava e masturbava il glande sempre più avidamente. Di tanto in tanto rallentava, alzava il viso e guardava con fare compiaciuto l’espressione di Matteo che si godeva la scena dall’alto. In quei momenti potevo vedere il sesso di Matteo al massimo dell’erezione pulsante, rigonfio e lucido di saliva, capii che Matteo avrebbe raggiunto l’orgasmo rapidamente
Io ero impietrito. Stavo guardando mia moglie succhiare una persona praticamente sconosciuta.
Non credevo sarebbe mai successo.
Silvia continuò sempre più vorticosamente finché Matteo raggiunse l’orgasmo.
Un orgasmo violento che Silvia non riuscì a contenere nella sua bocca. Le contrazioni di Matteo si susseguirono veloci e nonostante Silvia ingoiasse con forza e passione, lo sperma fuoriuscì e gli ultimi fiotti le imbrattarono viso e capelli. Dopo l’ultimo fiotto Silvia continuo a succhiare la cappella di Matteo a lungo come se l’orgasmo non fosse ancora terminato. Poi lui la carezzò sui capelli e con un cenno la invitò a rialzarsi.
Matteo era ancora in completa erezione e la cosa affascinò Silvia che non era abituata a simili prestazioni e neanche a simili dimensioni. Matteo le disse di girarsi le abbassò gli slip e lentamente appoggiò il pene tra le sue natiche. Si abbassò leggermente e con la mano indirizzò il pene contro vagina di Silvia. Non potevo vederlo ma ero sicuro che Silvia fosse bagnatissima. Si eccitava molto quando praticava sesso orale. In quel momento doveva essere in un lago di umori. Sempre con estrema cautela e lentamente Matteo iniziò a penetrarla. Silvia aveva la bocca aperta e assaporava ogni singolo istante di quella penetrazione . Il pene di Matteo entrava lentamente dentro Silvia finché i due corpi furono perfettamente aderenti uno all’altro. Normalmente non le piaceva il sesso da dietro. Non riusciva ad inarcare bene la schiena per cui le risultava innaturale quella posizione.
Anche in quell’occasione la postura di Silvia non agevolava la penetrazione. Sono sicuro che anche Matteo avesse notato la cosa ma non vi diede peso. Rimase immobile per qualche istante poi iniziò a muovere il bacino lentamente e inesorabilmente. Complice l’orgasmo appena raggiunto Matteo continuava a pompare lentamente profondamente e senza sosta. Dopo qualche minuto Silvia iniziò ad ansimare. Dapprima piano piano solo con un respiro accentuato. Poi sempre più forte. Gemeva come mai le avevo visto fare. Ad alta voce e a bocca aperta. Non lo aveva mai fatto. Era sempre stata pacata e non si lasciava mai andare ad esternazioni focose. In quell’occasione invece era parecchio disinibita. Incitava Matteo ad aumentare il ritmo e lo supplicava di farla venire velocemente. Matteo continuava a muoversi lentamente con lo stesso ritmo e inesorabilmente, incurante delle richieste di Silvia. Ancora oggi mi sembra di sentire i gemiti e le frasi sconnesse di Silvia.
E’ come una persecuzione.
Ti prego vai più veloce -diceva Silvia- mi fai impazzire, sto godendo come una matta fammi venire, Voglio venire dai dammelo tutto, Dio com’è grosso lo sento tantissimo mi piace da impazzire. Mi sembrava che questa scena non finisse mai. Silvia continuava ad ansimare e gemeva sempre più forte finchè venne. –Siiiiiiiiiiiii ansimò con un filo di voce. Vengooooooo vengooooo aggiunse sempre con un filo di voce. Poi più forte - sto venendo …… è bellissimo…….. dai non ti fermare continua siiiiiiiiiiiiii è bellissimo… è bellissimo ….è bellissimo … Continuava a ripetere senza sosta che era bellissimo. Matteo continuava a pompare allo stesso ritmo. Godo Godo godo, oddio godo ancora, vengo ancora siiiiiiiiiii. Matteo continuava a pompare e Silvia continuava ad ansimare e incitarlo a non fermarsi. Di tanto in tanto aveva dei fortissimi orgasmi. Credo che Silvia abbia avuto tre o quattro orgasmi consecutivi. In ultimo Matteo aumentò il ritmo ma prima di venire nuovamente uscì da Silvia e le venne in maniera spropositata sulla schiena masturbandosi. Tre o quattro fiotti carichi di sperma
A quel punto Silvia si girò e i due si avvinghiarono nuovamente e si baciarono. Stavano attaccati stretti stretti …….. mai visto un bacio dato con più passione. Le loro lingue si intrecciarono a lungo.
Per me era la fine di un sogno.
Mi allontanai. Feci un lungo giro poi rientrai alla spiaggia. Silvia e Matteo erano sulle sdraio al sole. Matteo si era chiaramente tuffato in mare. Silvia forse era entrata in acqua sino alla pancia perché aveva gli slip bagnati mentre pezzo di sopra era asciutto. La cosa balzava agli occhi perché in tanti anni di mare Silvia non era mai entrata in acqua e soprattutto non bagnava mai i capelli. Sapevo il perché della cosa ma feci finta di nulla e chiesi a Silvia come mai era entrata in acqua cosa che non le avevo mai visto fare in tanti anni che la conoscevo. A quel punto Matteo si inserì nella conversazione dicendo che l’aveva convinta lui malgrado le resistenze.
Non badai a quello che diceva lui ero concentrato sulle espressioni di lei.
Silvia sembrò aver capito tutto. Mi prese in disparte e disse seria – Elia dobbiamo parlare.
Non mi raccontò di quello che aveva fatto. Farfugliò che inspiegabilmente si era innamorata di Matteo e che non si riconosceva in se stessa. Mi chiese di tornare a casa e di lasciarla li con lui. Mi chiese di perdonarla ma che non sapeva spiegare questo suo stato d’animo. Era nel panico e diceva un sacco di sciocchezze con frasi sconnesse e senza senso. Non ce la facevo più. Ad un certo punto le dissi che avevo visto tutto e che non doveva mentire. Sapevo tutto.

Allora lei mi guardò con disprezzo. - Se sai tutto vuol dire che hai visto e se hai visto dovevi impedirlo. Potevi impedirlo. Hai voluto tu che succedesse. Potevi cambiare il destino e non lo hai fatto. Ti odio-. E se ne andò. E Matteo con lei.
Spesso mi chiedo cosa sarebbe successo se non li avessi lasciati da soli. Oppure come sarebbe stata la nostra storia se al rientro avessi fatto finta di nulla.
Adesso Silvia e Matteo non stanno più insieme.
Io so che ho rovinato la mia vita e la sua.
Avrei tanta voglia di chiamarla e chiarire. Magari chiederle scusa. Forse anche lei pensa le stesse cose. Credo di amarla ancora e mi piace pensare che forse anche lei ama ancora me. Forse potremmo ricominciare. Voi che ne pensate?

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30/07/2010 13:09

fischio

sei proprio un balocco fagiano

28/07/2010 14:10

elia

Non so. Ho avuto altre storie dopo. Ma Silvia mi rimane addosso. Poi anch'io sto trombando la moglie di un'altro ma penso che un po di colpa sia anche del marito. E anche nel mio caso fossi stato meno leggero forse non sarebbe successo.

26/07/2010 17:55

jebb

Evidentemente il tuo matrimonio doveva finire. Fattene una ragione e fatti una nuova vita con un'altra donna.

25/07/2010 23:04

GIORGIO

LE TROIE RIMANGONO TALI LASCIALA PERDERE UNA COSI RIMARRà SEMPRE SOLA VICINO A VERI UOMINI SEMPRE SE CI SONO

24/07/2010 09:42

TIFOSO

A ME è SUCCESSA UNA COSA SIMILE LASCIALA PERDERE è NA TROIA A DATO LA COLPA A TE MA è LEI CHE NON DOVEVA FOTTERE CON IL TIPO!!!!!!!!!

23/07/2010 12:29

condor

Non hai pensato che quello che è successo è la libidine tua e sua di fare sesso con altre persone, guardandosi e consenzienti, senza per questo mettere in pericolo il matrimonio?

23/07/2010 09:44

The Fox

Chiedere scusa tu???? Ma che sei scemo???? Lei dovrebbe chiedere scusa, si merita solo calci in culo!!!!!!!!!!

06/08/2010 01:53

calaio

Adesso la Silvietta me la sto trombando io alla facciazza dei fessi cornuti kome te

04/08/2010 03:44

gian luigi

tua moglie e stata debole e troia,ma tu un baccalà nn lo dovevi cnsentire a tua moglie di farlo e tanto meno dire k tu ai assistito senza fare niente ha fatto bene a lasciarti cosi ti dv umiliare x tornare cn lei e se lei ti vuole....

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