• Pubblicata il
  • Autore: Giulietto
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Carmen e Cinzia - Pistoia Trasgressiva

Carmen e Cinzia erano il centro della festa. Quei loro 25 anni sarebbero stati ricordati a lungo per lo meno da un paio di generazioni, forse una terza, se contiamo i fratelli minori.
Per quel compleanno non si era badato a spese. I genitori delle due avevano tirato fuori una fortuna abbellendo una delle loro ville, per l'occasione una dozzina di fenicotteri rosa erano stati portati direttamente dal Bioparco di Roma, rinchiusi dentro una enorme gabbia costriuita attorno al laghetto artificiale. Inutile dire che il buffet era le 7 bellezze, e che DJ Ciorra da Alatri faceva gli onori, scatenando le danze, trasformando una tiepida serata di inizio settembre in un ballo continuo, un colpirsi di corpi sudati avvolti in vestiti carissimi.
Li si trovava tutta la bella gente di Passoscuro.
Per festeggiare le sorelle, questo e altro. Anche se, a dire il vero, Carmen e Cinzia sorelle non erano, forse solo per l'anagrafe, ma erano un unico essere. Cresciute assieme fin da piccole, visto che i padri condividevano l'impegno nella costruzione dei nuovi quartieri dormitorio, avevano stretto una simbiosi su tutti i fronti. E il caso aveva voluto che entrambe fossero discretamente troie, vogliose di cazzo. Per loro fortuna inoltre le ricchezze paterne le permettevano di viaggiare, girare il mondo, o più semplicemente di passare qualche settimana nella casa in montagna o in quella al mare, senza dimenticare certamente l'attico ai Parioli, dove passavano la maggior parte dell'anno, per l'università.
Ma la festa era tutta un'altra cosa. Hai voglia a vivere ai Parioli, con quella chiesa tristissima a Piazza Euclide e il tram. Lí a Passoscuro, loro erano le regine, incontrastate, le dee della notte. Fiotti di ragazzi si avvicinavano, facevano gli scemi, ma da nessuna delle due potevano ottenere al massimo un sorriso, o peggio una smorfia di disgusto. Quella sera, il potere inebriava. Una semplice scopata, così, prendendosi quel moretto lì in fondo, non avrebbe fatto altro che abbassare il livello della serata. E una dea non si abbassa mai al livello dei comuni mortali.
Tra l'altro da tempo, si parlava della messa in opera di un sogno condiviso da entrambe. Come sapete, Carmen e Cinzia sono due tipe che non si fanno indietro. Cinzia ha una passione particolare per il sesso anale, ha avuto vari amanti a cui solo ha permesso il culo. Le piace farsi inculare e inculare senza sosta, sulla spiaggia, in macchina, dovunque sia. La sua avidità in cazzi l'aveva portata anche a sperimentare il triangolo, e fu cosí che una notte provó il sottile dolore mischiato con l'incredibile piacere della doppia penetrazione. Un sottilissimo filo di pelle che divide due membri che ti stantuffano, un piacere che era diventato droga. Le aveva fatto una testa cosí a Cinzia, peró Cinzia era piú classica. Quello che la caratterizzava era l'essere selvaggia. Adorava essere insultata e sculacciata, gridava di piacere e si muoveva come in trance. I suoi pompini poi erano un sommo piacere, poteva succhiare il cazzo fino alla radice, maestra nel gioco di palla, e generosa nel accondiscendere altre perversioni, ma sempre giocando a uomo, mai a zona.
Ma Carmen non le dava tregua. Le contava nei minimi dettagli la sua notte di doppia dose, e la stronza era talmente realistica che un paio di volte Cinzia aveva sfiorato un orgasmo, correndo in bagno a nascondersi. E Carmen piú se ne accorgeva, piú insisteva. Cosí fu rapido passare da un “no” rotondo a un dubbioso “ma fa male”? E piano piano era nata una idea. Le due avevano piú volte avuto relazioni lesbiche, giá in adolescenza. Erano passate dai baci timidi a quelli appassionati, dalle carezze alle sgrillettate pazzesche, e un vibratore aveva fatto la sua comparsa, facendo provare a Carmen quella prima esperienza anale che l'aveva definitivamente iniziata. Cosí se dp deve essere, perchè non con la tua migliore amica? Che hai di piú bello e comodo? Bisognava trovare solo il ragazzo giusto, ma niente di giá provato. Dev'essere nuovo, sia per il sapore fresco, sia perchè non accadesse che qualche ex-amante si convincesse di essere speciale. Neanche per sogno.
La festa continuava, il pavimento al lato della piscina tremava letteralmente per i rpm di DJ Ciorra, c'era gente in acqua, l'immancabile pallone enorme, qualcuno invece era giá partito, mischiando assurdamente tutti gli alcolici per perdersi la festa del decennio. Gente chiaccherando, intenti di approccio, amici e amiche bevendo e ballando, e loro due, vivendo in ogni centimetro della pelle la sensazione di essere al centro di tutto questo nugolo di gente, quasi aleggiando.
Un paio di canzoni e via a bere un pó di champagne. Cinzia e Carmen continuano a respingere i maschi, quando a un certo punto Cinzia inizia a toccare con il gomito Carmen, che spazientita si volta e le chiede che vuole. Cinzia fa cenno con la testa, e lí gli occhi di Carmen si poggiano su un ragazzo. Il ragazzo è con i suoi amici, la classica combriccola di arrapati e irruenti che torneranno a casa a mani nude, ma lui non si muove alla stessa maniera, sembra quasi ridere e al tempo stesso odiare quelle immagini. Scruta la festa, studia la gente. Avrà sui 30 anni, è biondino e con gli occhiali, un bel fisico, non altissimo ma con due belle spalle e un modo di muoversi molto sicuro di sé. Non pare stia partecipando alla festa, piuttosto sembra studiarla dal di fuori. Ogni tanto guarda un culetto, se merita, perchè stiamo sempre parlando di un essere umano, però se i suoi amici paiono un branco di capre, lui un pastore disinteressato.
Carmen guarda Cinzia e le chiede perchè proprio quel tipo. Primo perchè è un bel ragazzo, e questo non guasta mai. Poi perchè per me non siamo il centro della sua festa, della sua vita di questo momento, quindi lo voglio. Carmen ridacchió e le rispose che un desiderio di una festeggiata andava esaurito, e di corsa se c'era un cazzo di mezzo! Brindarono e inizió la caccia.
Peró tra il brindisi le risate e la spiegazione, il biondo era sparito. Corsero a cercarlo, stava lí dietro l'angolo, di fronte alla gabbia con i fenicotteri. C'erano delle panchine, pareva di stare a Villa Borghese. Coppiette che si sbaciucchiavano, ail lati della gabbia un paio di fontane finto-romano, di gran gusto senza dubbio. Sorseggiava un rum, e da dietro si avvicinano le due. Una a destra, l'altra a sinistra.
Belli vero?
Sono animali bellissimi - dice lui - ma hai mai provato la carne? È una delizia. Forse ancor più buona di quella di delfino.
Carmen incenerisce lo stronzetto con lo sguardo, ma invece Cinzia insiste, e ribatte. Secondo me, se qui parliamo della bontà di un uccello, io credo che il tuo non debba essere niente male.
Carmen rimane sbigottita. Ma non era lei la troia? E il ragazzo ride di gusto. Allora Cinzia getta lì quella che adesso o mai più. Dice al ragazzo che la torta non c'è. Che la torta è con la famiglia, non con tutta sta gente, e che quindi loro due sono a caccia della loro torta. Al chè il ragazzo si fa serio.
Come ti chiami, le fa Carmen, Giorgio, dice il biondo.
Beh, Giorgio, oggi hai due possibilitá: rimani qui e guarda i fenicotteri, poi quando vai a casa ti fai una sega immaginando quello che ti sei perso. Oppure vieni con noi, e poi se avrai ancora forze vai a casa e ti fai una sega, ripensando a quello che hai vissuto.
Pare che comunque il cammino porti allo stesso punto, risponde, allora preferisco quello tortuoso, non il cammino facile. Andiamo?
Passano da dietro le fontane e entrano dalla porte di servizio. Quell'ala della casa è rigorosamente chiusa, non c'è modo che il resto della festa possa entrare. Lí c'é il piano di sopra, un'enorme sala con ai lati una camera da letto comunicante e un bagno dall'altra parte. Al centro della sala c'è un divano grande come un gommone, di fronte un ultrapiatto, e qualche poltrona. Per terra un tappeto arabo accecante, ogni tanto qualche quadro.
Entrano e Carmen va al bagno, mentre Giorgio e Cinzia si servono da bere. Si siedono sul divano e Cinzia inizia a massaggiare il pacco, con l'allegria di vedere rapidamente una mazza interessante. Intanto Carmen è tornata e si è seduta dietro di lei, sbottonandole la camicietta, e strizzandole un capezzolo. Giorgio sorseggia un pò di rum e inizia a baciare sul collo Cinzia, intanto Carmen risale dalla tetta e lecca l'altro lato del collo. Cinzia ha giá tirato fuori la verga, e con la coda dell'occhio ha visto che è come piace a lei. Dura, non esageratamente lunga e ben larga, con una cappella monumentale. Muore dalla voglia di prenderla in bocca, quindi sfugge dai baci dei due e si china, iniziando a spompinare. Carmen e Giorgio si baciano, le lingue si intrecciano, intanto Carmen sfila le mutandine di Cinzia e la sgrilletta, mentre l'altra continua a leccare quel bel cazzone. Carmen si china dal divano e si accovaccia dietro l'amica, baciando leccando e penetrando adesso con 2 ora con 4 dita la fichetta depilata, mentre intanto Giorgio si è già spogilato e si gode quel super pompino. Ogni tanto Cinzia si dá volta e afferra Carmen sulla nuca, affondadole letteralmente la faccia nei suoi umori. Poi le avvicina il culo affinchè Carmen faccia il suo dovere, continuando a sgrillettare l'amica.
Dopo un pò Carmen si avvicina, anche lei è avida di cazzo, e ha visto che il buon Giorgio è ben dotato. Si avvicina e si passano il cazzo, mentre una lo lecca l'altra gioca con le palle, le succhia. Giorgio gode da morire, sembra quasi venire da un momento all'altro. Allora Carmen gli solleva il culo, lasciando lo a mezz'aria. Si mette sotto di lui e gli apre un pò le chiappe, giusto per potergli leccare l'ano e toccarglielo, mentre Cinzia ingoia tutta la verga senza sosta, gemendo come una vacca, ancora più eccitata alla vista dell'amica, pregustando già quello che riservava la nottata. Giorgio si ritrova con le gambe aperte. Cinzia si sta sbattendo la cappella sulle labbra, mentre Carmen ha già un dito nel culo di lui. Sa che sta per venire, quindi se lo prende in mano e schizza tutta la faccia di Cinzia, gocce scendono sui capezzoli.
Portano Giorgio al bagno e lo puliscono. Cinzia comincia a toccare Carmen, e correndo si buttano sul letto. Guardano Giorgio e gli fanno cenno di sedersi sulla poltona al lato e godersi lo show che vedrá.
Le due si uniscono in un 69 selvaggio, volano sculacciate e troie da tutte le parti, Cinzia gode con le 4 dita nel culo e urla che vuole di più. Giorgio intanto ha giá di nuovo il cazzo duro, e si diverte a masturbarsi mentre Carmen torna con un dildo e cintura, giusto per inculare la compagna di giochi di una vita. Giorgio impazzisce e comincia a smanettarsi più forte, ma sa che ha le palle sgonfie solo per il momento, e tra non molto lo aspetta il secondo round, quindi risparmia le forze, e può vedere come centimetro per centimetro il dildo entra in quel culetto divino. La riccia che lo indossa è una vera porca, sembra quasi uomo, con la foga che mostra nell'inculare l'amica. La quale gode come una matta, toccandosi la fichetta a gran velocità. Sente il cazzo che gli fa male per quanto è duro, aspetta solo i gong della battaglia.
Le due si girano. Adesso Carmen è di sotto e Cinzia a gambe aperte di sopra, pancia contro schiena, con il culo ben scopato e una figa vogliosa.
Ha fatto 13. Si avvicina, non c'è neanche bisogno di parlare, è tutto naturale. Si sputa sulla cappella e affonda in suo cazzo per intero, Cinzia lancia un urlo e inizia a muoversi freneticamente, quasi galoppando, tra un fiume di parole di godimento dei tre. Che sensazione fantastica, Giorgio è estasiato da questo massaggio continuo che gli fa il dildo sul cazzo, separati da millimetri, triplica il suo piacere. Cinzia finalmente sta provando la sua prima doppia penetrazione, le sue gambe sono un fiume di umori e sapori, sente il corpo scivolarle via piano piano, e ogni tanto una fiammata di piacere la risveglia da quello splendido stato. Carmen raggiunge orgasmi su orgasmi, con quel cazzo ci sa fare, sa come muoversi e con Giorgio trovano una intesa perfetta. Adesso i due cazzoni entrano e escono assieme, Cinzia è a bocca aperta, se potesse le piacerebbe che le mettano un altro cazzone anche in quest'altro buco.
Carmen è in bagno, lavando il fallo di gomma. Intanto Cinzia è sul letto, di lato, con Giorgio dietro che prosegue l'opera di esaltazione anale sfiocinandola senza pietá, sentendo ogni tanto le mani di lei sfiorargli le palle per un secondo, quelle mani che accarezzano le labbra e il clitoride di lei e che ogni tanto sfuggono.
Carmen si siede sul divano e si gode la scena. È dietro di lui. Ogni tanto si inserisce e toglie il cazzo dal culo per spompinarlo un pò, e poco a poco inserisce anche l'ano di lui nel gioco. Una spompinata e una carezza, una spompinata e una leccata, mezza spompinata e una leccata con dito. Tra l'altro non si è ancora tolta il dildo. Giorgio è un tantinello preoccupato.
La preoccupazione si fa terrore quando la vede dietro di lui, prenderli la schiena e avvicinarsi, baciarlo sul collo e dirgli che vuole fargli provare qualcosa di nuovo. Carmen si sputa sulla mano e la mano sparisce, in un secondo Giorgio sente una punta fredda che spinge per entrare nel suo culo, quindi si volta e fa a Carmen.
Ahó, ma che cazzo fai?
Carmen lo rassicura. Gli dice che si è accorta che che quando prima lo toccava nel culetto, lui ansimava da vera porca. E che il trenino è sempre un classico in una festa.
Mentre gli dice questo, sfrega il vibratore umido sul culo di lui, e Giorgio si accorge che in culo piano piano fa spazio a quel dildo, senza che lui voglia o possa fa niente.
Carmen si accorge del momento di incertezza di Giorgio e gli infila il cazzo. Giorgio vede mille stelline, mille piccole esplosioni nel cervello. È come una fitta d'aria che risale alla velocità della luce su per i polmoni. Ma non fa male. Mentre si riprende si accorge che Carmen lo sta inculando e che il suo cazzo è ancora dentro Cinzia. Lo sente duro come non mai, e si accorge che lo sperma bolle, risale e poi scende dalle palle, perchè Carmen l'ha già capito e sa come dosare le sue spinte. Prende Cinzia per i fianchi e ricomincia a stantuffarla, riprendendola dal torpore. Sente un piacere indescrivibile, un calore che va dal suo ano alla punta del cazzo, un piacere mai provato prima, lo inebria. Urlano tutti e 3, se non fosse chiusa quella parte della villa...Sono un unico corpo, un unico culo. Le spinte di Carmen si amplificano attraverso il corpo di Giorgio e arrivano al culo di Cinzia, che gode come un'ossessa. Questa è una notte magica.
Giorgio si meraviglia di pensare quanto gli sembri la cosa più normale del mondo avere un palo in culo, ma il piacere è così forte che vuole di più, così sculaccia Carmen più volte gridandole Puttana scopami più forte! Carmen mugola tra i suoi orgasmi, poi a un certo punto in un impeto d'energia lo prende e lo incula con violenza, Giorgio sta venendo.
Sfila il cazzo dal suo culo, e insieme a Cinzia si apprestano a ricevere un bel latte caldo.
Giorgio sfiora la cappella e un fuoco d'artificio bianco si sparge dal suo cazzone, innaffiando le due amiche.
Il mondo è di Carmen e Cinzia adesso.

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30/12/2010 18:51

corrado

favoloso !!!!!...il mio vero sogno...due donne...un po' dominatrici e un po' dominate......

23/12/2010 23:58

lesbichello

beato te !! 2 troie cosi,le sposo..

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