AKIKO, UNA ESCORT... VERGINE! - V puntata - città Osaka (Giappone) - Pistoia Trasgressiva

AKIKO, UNA ESCORT... VERGINE! - V puntata - città Osaka (Giappone) - Pistoia Trasgressiva

AKIKO, UNA escort VERGINE! - V puntata - città Osaka (Giappone)

Poi lei ha ricominciato a giocare col mio salsicciotto ed è riuscita a farlo tornare duro. Ero sorpreso, con mia moglie "la seconda" non si faceva da anni e non c'ero più abituato.
Akiko ha preso un preservativo dalla borsetta, me l'ha infilato e si è messa sopra di me. Lentamente si è affondata il cazzo nella figa unta e ancora calda, poi improvvisamente si è bloccata con una smorfia di dolore. Ho sentivo che qualcosa si rompeva, ma lei ha insistito tenendo fermo il cazzo con la mano fino a farlo entrare del tutto. E' stata una cavalcata sublime. Guardavo le sue tette coi capezzoli dritti penzolare sopra di me ed il suo viso contrarsi in una maschera di dolore misto a piacere. Poi ha iniziato a spingere sempre più in fretta gemendo e graffiandomi il petto finchè non ha goduto gridando. Io sono venuto subito dopo e, guardando le sue cosce, mi sono accorto che c'erano due rivoli di sangue. Preoccupato, l'ho sollevata immediatamente.
- Akiko! Ma ti ho fatto male?
- No... tranquillo... e solo che... che ero vergine!
Ero stupefatto, incredulo, spaventato.
- Come è possibile? Sei una escort e sei..... sei vergine?
- Sì, non arrabbiare, ho 19 anni, faccio il mestiere da poco e finora solo con bocca e mani.
Non sapevo cosa dire. Pensavo a mia moglie, ai miei figli, uno di 15 ed uno proprio di 19 anni, e mi sentivo come un vecchio sporcaccione. L'ho invitata ad andare in bagno per lavarsi e disinfettarsi e sono rimasto lì, come un cretino, a guardare il preservativo ed i maroni insanguinati. Quando è tornata, anch'io sono andato a lavarmi, poi siamo rimasti così, in silenzio, per almeno mezz'ora, e ci siamo addormentati.
Al risveglio, ci siamo guardati negli occhi. Io ho sorriso e lei anche. Ci siamo baciati ancora ed ancora e, incredibilmente, il mio uccello ha drizzato di nuovo! Lei se n'è accorta, mi ha infilato un altro profilattico, ed è saltata sul mio cazzo. I suoi seni rimbalzavano su e giù, i capezzoli rossastri svolazzavano di qua e di là. Nessun dolore, nessun sanguinamento. Vedevo il piacere dipinto sul suo incantevole viso. E' venuta in fretta, forse ci stava prendendo gusto, ma dopo la seconda cavalcata (e la terza sborrata), il mio salsicciotto era esausto.
Eravamo sdraiati, l'uno nelle braccia dell'altra.
- Ti voglio bene, Loris...
- Anch'io ti voglio bene, Akiko...
- Abbastanza da sposarmi?
- Assolutamente no, io sono già sposato, tu hai 19 anni, io 55, e ci conosciamo solo da due giorni. Non è possibile, ne' oggi ne' mai. Se vuoi, ti posso portare in Italia. Potresti lavorare come mia assistente per il mercato giapponese, mi saresti molto utile. Io parto domani sera, pensaci su...
Alle 20:30 abbiamo ordinato la cena in camera e brindato al buon esito del contratto. Inutile dire che quella notte ha dormito con me ed il salsicciotto ha dovuto fare gli straordinari.
La sera seguente ci siamo imbarcati su un aereo per Bologna. Dopo 17 ore (15 di volo e 2 tra check out ed automobile) siamo arrivati a Carpi (MO). Akiko si è sistemata per qualche giorno all'hotel Gabarda, io sono tornato a casa ed ho riabbracciato mia moglie ed i miei figli. Quando ho raccontato del contratto milionario erano tutti felici, ma quando ho detto di aver assunto Akiko mia moglie s'è incazzata come una biscia.
Per sei mesi non mi ha rivolto la parola, mentre io e la mia assistente (che avevo subito aiutato ad affittare un bilocale) ci incontravamo clandestinamente e scopavamo come ricci. Poi, come è giusto che sia, Akiko si è innamorata di un ragazzo di Carpi e la storia di sesso è finita.
Adesso lavora ancora con me, però, vedendola col nuovo fidanzato, mia moglie si è calmata ed abbiamo ricominciato a scopare come al solito ... cioè una volta al mese!

FINE

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